Il corso offre un punto di vista tecnico-scientifico unico che permette agli operatori del settore di operare scelte consapevoli e avvedute nelle varie circostanze di progetto e di cantiere, attraverso il lavoro di personale riorganizzazione della materia elaborato dall’ingegner Pinto Guerra e presentato, in una maniera quanto mai limpida a mo' di guida sicura all'argomento.
La sua unicità, ed il suo pregio, risiedono nel fatto che l’argomento non viene quasi mai formalmente insegnato come tale in corsi universitari o altri. Ciò probabilmente in quanto materia multi-disciplinare (nozioni di fisica tecnica, geologia, architettura, ingegneria, chimica-fisica, scienza dei materiali, ecc.). Pertanto, riempie una lacuna culturale nella quale prosperano dicerie e bufale commerciali interessate.
Il corso si propone di suggerire i modi d’un autentico “risanamento permanente” e non, come il più delle volte avviene, soltanto temporaneo se non addirittura apparente e ingannevole. Il tutto non in riferimento alle opere d’arte, ma all’architettura, anche quella corrente, quindi ad una scala d’intervento molto più ampia, a quantità e superfici enormemente maggiori, a costi conseguentemente più elevati, a situazioni di cantiere spesso difficili e imprevedibili a meno di studi, saggi e analisi preliminari che il docente puntualmente raccomanda.
Il tema del risanamento delle murature umide e degradate, pur essendo uno dei più importanti se non, in assoluto, il più grave e urgente nel campo della conservazione architettonica (e della buona qualità delle nuove costruzioni), non gode d’una pubblicistica né di una letteratura scientifica ampie come meriterebbe. Il corso si distingue per un’esposizione quanto mai chiara e, per così dire, ‘amichevole’ di una materia in sé piuttosto ostica, per i continui necessari rimandi oscillanti tra raffinati principi chimici e fisici e concretissime pratiche di cantiere. Il tutto con l’ausilio di un apparato d’illustrazioni che facilitano indiscutibilmente la comprensione e la memorizzazione dei principi e delle soluzioni proposte.
Laureato presso l'Università di Londra conseguendo nel 1966 una laurea in Ingegneria civile BSc (Eng) Civil.Nel 1973 si ri-laurea al Politecnico di Milano, formalmente in Ingegneria Civile.
Dopo esperienze di lavoro in Inghilterra dirige grandi cantieri di opere civili e militari all’estero (Arabia Saudita, Iraq). Tornato in Italia si dedica sopratutto al restauro e alla conservazione di edifici storici, che sono da sempre la sua vera grande passione: dai casali di campagna ai castelli, passando per le ville venete.
Nel 2009 viene chiamato dal curatore Eric Doehne del Getty Conservation Institute, a contribuire alla seconda edizione di “Stone Conservation - an Overview of current research” una delle referenze più autorevoli del mondo anglosassone ai massimi livelli del restauro internazionale.
Chi lo conosce sa che Edgardo riesce ad esprimere le sue due radici culturali in una inconsueta combinazione: la chiarezza e pragmaticità anglo-sassone abbinate alla ampiezza di vedute e alla curiosità intellettuale tipiche di un ingegnere-architetto Italiano. In oltre 30 anni di attività come progettista e come ricercatore indipendente ha sempre avuto come fari l'onestà intellettuale e l'integrità nell'operare per il bene dell’Arte e come contributo alla salvaguardia della nostra eredità culturale, elemento che costituisce per lui, quale “italiano dell’estero”, importante componente di ancoraggio di identità.